Florence Creativity e Cake Design
Oggi una piccola notizia per un argomento assolutamente ludico, anche se come al solito è piacevole scoprire come persone talentuose trasformino una passione in lavoro.
Mi è arrivato l’invito per la fiera Florence Creativity che si terrà alla Fortezza da Basso di Firenze dal 22 al 25 novembre. Il motto è Fatto a mano in Italia e comprende tutta una serie di specialità dal bricolage allo stamping, dai bijoux al dipinto su seta, dagli addobbi natalizi al cake design e molto altro ancora. Beh, in pieno clima pre natalizio potrà essere una forma di svago e buona fucina di idee.
Quello che mi ha particolarmente colpito è lo spazio dedicato al cake design, per due diversi aspetti.
Innanzitutto, parallelamente a corsi e dimostrazioni di professionisti del settore, viene organizzata all’interno del Cake Design Sugar Art una show area dei creativi non professionisti, in collaborazione con la rivista Cucina Chic Cake Design. In pratica, nei giorni antecendenti la manifestazione, sarà possibile essere selezionati per esporre la propria dolce creazione e poi essere pubblicati all’interno dell’articolo che la rivista riserverà all’evento (modalità di partecipazione sul sito).
Inoltre, altra chicca della fiera, sono i corsi e le dimostrazioni che le tre proprietarie di Dolce Lab terranno durante i 4 giorni di manifestazione. Un architetto, una storica dell’arte e una organizzatrice di eventi che hanno deciso di mettersi in proprio per fare di una passione e del loro talento un mestiere. Segno dei tempi? Conseguenza della crisi? Ottimismo e talento? Io credo che sia un mix di tutto questo. La crisi attuale non è soltanto un periodo di decrescita, ma una vera e propria rivoluzione, un cambiamento epocale di priorità, stili di vita e approccio al lavoro. Nonostante la profonda incertezza che ci tocca molto da vicino, vedo in queste iniziative nuova linfa vitale, creatività e soprattutto entusiasmo. Sono certa che al termine di questo ciclo saremo molto lontani dal punto di partenza, ahimé sicuramente più poveri economicamente, ma con un modello di crescita più sostenibile e soprattutto più affine alla natura di ciascuno, qualunque essa sia.
Profondo rispetto per queste professioniste e per chi, ogni giorno, crea business da una passione o da un’idea innovativa.