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RED di Feltrinelli – Il nuovo store a Firenze

Il 15 aprile ha aperto a Firenze il nuovo store della Feltrinelli: RED, acronimo di read, eat and dream parafrasando liberamente “mangia, leggi, ama”.
A Pasqua ero in centro e gironzolando gironzolando sono finita a prenderci il caffè post (lauto) pranzo; una incursione intenzionale per fare un curioso sopralluogo in uno dei nuovi esperimenti eno-grastro-culturali della nostra bella città.
Il format della libreria non è completamente nuovo nel suo genere e punta alla contaminazione di genere: rappresenta una novità per le librerie Feltrinelli dove innovazione e diversificazione vogliono traghettare il lettore verso un contesto più fluido e condiviso dove leggere, degustare e fare acquisti tutto in uno, ma uno alla volta.

L’ingresso è in Piazza della Repubblica, sotto i portici, dove fu la libreria Edison e il colore rosso, distintivo del brand, cattura subito l’attenzione. Il piano terra, oltre ad un fornitissimo reparto cartoleria (dove trovare anche l’immancabile Moleskine in tutte le fogge e i colori), si apre sulla zona ristorazione con comodi tavoli di legno chiaro disseminati ovunque e intervallati da ripiani bassi con le ultime proposte editoriali o classici scontati; ovviamente, non mancano pubblicazioni di cucina, guide eno-gastronomiche e ricettari. 
La novità sono gli scaffali dove trovare vini di qualità, birre artigianali (qui Eataly avrà un competitor) e deliziosi prodotti alimentari legati al territorio e selezionati dall’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Sul fondo il banco bar dove ordinare sfiziosi dolcetti (i mini muffin sono ottimi, costano solo 1,50 euro e ricordano tanto quelli delle Boulangerie Vyta), buon vino al calice (se non erro da 4 euro in su) ed un caffè macchiato, cremoso e gustoso. Non ho pranzato lì, ma ho visto transitare invitanti insalatone colorate, un peccaminoso hamburger farcito e al banco un bel prosciutto al taglio. La ragazza del bar mi ha confermato che tutte le sere dalle 18,00 circa parte l’aperitivo.

 

Salendo le scale G.B. Shaw ci conduce al primo piano con un remind godereccio: “non c’è amore più sincero di quello per il cibo”. Il piano superiore, oltre a regalare una bella vista sulla zona movimentata (per fortuna!) delle casse e della cartoleria, introduce in una sorta di salotto letterario completo di poltrone in pelle e pianoforte a coda; c’è anche un’area colorata per bambini e computer a disposizione qua e là per consultazione. La quantità di titoli presente è impressionante, considerate anche le dimensioni relativamente piccole, e i titoli sono molto eterogenei (non manca neanche “La mucca viola” di Seth Godin che comprerò la prossima volta!).
L’ultimo piano, una sorta di intimo ballatoio, è riservato per lo più alla letteratura di viaggi e guide turistiche; molto fornito ed aggiornato, inutile dire che era il più gettonato.
Ho notato con piacere persone comodamente sedute a consultare libri (spero non di straforo!) e gente di ogni età a vivere l’ambiente; tutti con un tono sommesso e rilassato e molti intenti ad “inforchettare” piatti gustosi, generosi nelle porzioni.
Oggi apre anche il piano superiore del Mercato Centrale di Firenze e la sfida inizia a farsi interessante tra RED (scommessa per la Feltrinelli che ha deciso di contaminarsi ed aprirsi ad un pubblico più ampio), il Mercato (con 500 posti a sedere) ed il colosso della ristorazione Eataly in Via Martelli (Farinetti è stato il primo a promuovere su larga scala una ristorazione fra gli scaffali del supermercato con prodotti solo made in Italy). Staremo a vedere se i Fiorentini apprezzeranno le novità e sapranno godere di queste forme alternative di socialità. Io per ora voto a favore di RED e… leggo, mangio e sogno!

 

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