Matteo Renzi a Radio Anch’io – Uno contro tutti
Ieri mattina Matteo Renzi, il sindaco rottamatore, è stato l’Uno contro Tutti della trasmissione Radio Anch’io. Ruggero Po, insieme al direttore di Radiouno Antonio Preziosi, al direttore di Panorama Giorgio Mulè e Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, lo ha fatto parlare di tutti gli argomenti caldi: primarie del PD, rottamazione e rinnovamento generazionale nella politica, crescita economica dell’Italia e sguardo sul mondo.
E’ stata forse l’intervista più lunga affrontata da Renzi dalla sua discesa in campo e sono stati affrontati temi locali, nazionali e mondiali. A partire dalle “cose di sinistra” che ha fatto come sindaco di Firenze (per es. il progetto a volumi zero), gli è stato dato agio di esprimere cosa farà qualora vincesse le primarie e poi le elezioni. Una frase di Renzi riassume tutto: “Se vinco scatta una rivoluzione”. La rivoluzione del modo di fare politica e delle infrastrutture ritenute basilari: istruzione e banda larga.
Come valuta l’operato di Monti? Ha reso credibilità internazionale al nostro Paese. Cosa rappresenta Obama per gli USA e per il mondo? L’audacia della speranza.
Un’intervista di circa un’ora che merita di essere ascoltata, non solo per i contenuti, ma per il pacato e determinato entusiasmo che traspare, in questo rappresentante della nostra generazione under 40.
L’intervista è liberamente ascoltabile sul sito di rai.tv a questo link.
Ieri sera poi al programma Piazza Pulita ospite, insieme agli altri…sempre il nostro Matteo. E’ giovane e per questo irruento come tutti i giovani, ma credibile, ispira la voglia di dargli il voto e vedere come se la cava. Luca Telese in certi momenti sembrava il grande saggio con questo ragazzo che fa, ma che ancora ogni tanto scivola sulla buccia di banana dell’inesperienza. Hanno mostrato un filmato del viaggio del camper con un sunto di tutte le tappe nel nord Italia: persone che lo considerano un “paraculo” ma che lo voteranno, persone che prima votavano Vendola ma che lo sceglieranno e persone che voteranno Lega ma a cui piace tanto.
Come dice D’Alimonte ci sono 14 milioni di elettori attualmente definibili indipendenti, esattamente come successe nel 1993/94. All’epoca questo volle dire regalare il Paese a Lega e PdL (allora Forza Italia), questa volta ci sono due forze in campo nuove, ancora non strutturate, ancora ideologicamente non definite (pur piene di principi e idee): Movimento 5 Stelle e Matteo Renzi. Io scelgo Renzi