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Brunch al Ristorante Quinoa

Succede che un luogo ti ispiri molto e allora ci torni, sia per avere conferme che per stare bene di nuovo. E con il Ristorante Quinoa a Firenze è successo proprio così. Ci sono stata a marzo 2016, quando il brunch muoveva i primi passi e ancora prevedeva un piccolo buffet e alcuni piatti del giorno, e ci sono tornata domenica per festeggiare la mia mamma, per passare due ore in allegria assaggiando sapori diversi in un angolo tranquillo e appartato di Firenze.

Sì, perché il Quinoa innanzitutto si trova in una location felicissima. A fianco della Chiesa di Santa Maria Maggiore, una delle più antiche chiese cittadine (risale all’VIII secolo) e una delle prime dedicate alla Madonna, dal Vicolo di Santa Maria Maggiore si accede al ristorante. Si entra in quello che credo fosse il chiostro della chiesa e lì, tra piante di pomodori, limoni e fagiolini, nella bella stagione ci sono i tavolini all’aperto; sulla destra, oltre gli archi, la zona verandata, luminosa e ricca di piante, e poi lo spazio interno colorato e divertente.

Pur essendo a due passi dalla stazione e dal Duomo, il posto è silenzioso e riservato, solo le campane della chiesa interrompono periodicamente la quiete e il profumo immersivo di piante e verdure trasporta in un ambiente graziosamente bucolico-chic. Gli arredi sono semplici e colorati, le sedie rosse ricordano i banchi di scuola e i colori pastello di tovaglioli, pareti e arredi ispirano allegria.

Il brunch è piuttosto vario, con piatti caldi e freddi, che escono periodicamente dalle 12 alle 15 circa. La caratteristica principale che rende il Quinoa pressoché unico a Firenze è che è completamente gluten free. Ci sono due buffet allestiti: il primo è salato e prevede diversi tipi di verdure crude, insalate di tonno, uova, cous cous, una variazione sfiziosa di moussaka gluten free e alcuni piatti caldi che escono a rotazione, dalle tagliatelle di riso al riso alla cantonese, dal pollo al curry con riso basmati al classico arrosto con patate. La cottura con il wok è ottima e gustosa e ovviamente non mancano le uova strapazzate. L’altro buffet comprende alcune torte salate, la pizza senza glutine e un tripudio di dolci, dai muffin ai plumcake, dai brownies alla torta di mele e tanta frutta colorata già tagliata e pronta per essere gustata. Tutte le domeniche poi è prevista una centrifuga diversa, succo di frutta e caffè americano (buono, direi). Tutto questo, sorrisi e cortesia compresi, alla modica cifra di 25 euro a persona; a parte è possibile aggiungere vino, anche al calice, e una birra da una larga selezione.

Io ho prenotato perché non volevo restare delusa, ma credo che con un po’ di fortuna si riesca sempre a trovare posto. L’altra domenica c’era una tavolata che festeggiava una comunione e, sono sincera, l’ho trovata un’idea originale, molto meno impegnativa dei classici pranzi fiume con menù prestabilito. E’ un luogo dove si trovano grandi e piccini, adatto a famiglie con bambini (hanno anche i seggioloni), a gruppi di amici che hanno tirato tardi il sabato sera e a coppie che vogliono gustare una domenica nel centro cittadino.

Ho letto il menù esposto e il locale è uno spazio aperto anche per light lunch e aperitivi unendo ricette orientali come il pad thai vegetariano o gli straccetti di soia e gustosi hamburger anche vegani.

Come ultima nota, vi lascio una dritta per un punto d’osservazione speciale: la toilette si trova al secondo piano dell’edificio e dalla terrazza si ha una splendida panoramica dell’intero cortile allestito e del campanile della chiesa!

Enjoy!

 

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