E dopo aver postato il mio itinerario in Oltrarno, ecco qualche consiglio culinario, perché il Diladdarno offre grandi soddisfazioni.
Inizio con il Ristorante All’Antico Ristori Di’ Cambi che si trova vicino a Porta San Frediano, in Piazza del Tiratoio. Qui si può gustare la tipica cucina toscana: dalla pappa al pomodoro alla ribollita, dai salumi alle tagliatelle al ragù di cinghiale, dal cervello fritto a una delle migliori bistecche alla fiorentina di Firenze. L’ambiente richiama le trattorie di una volta, seppure con una vezzo più ricercato: soffitti a volta con mattoni rossi, impianto d’areazione a vista con tubi in rame, tavolacci in legno e sedute intervallate da sgabelli, prosciutti appesi al soffitto e un banco all’ingresso con mille prelibatezze. Per comodità, c’è un garage proprio in piazza: un po’ costoso, ma almeno il pensiero per l’auto è risolto.
All’angolo con Piazza De’ Nerli, Borgo San Frediano ospita la sede fiorentina della Pizzeria Berberé: una carta ristretta di pizze molto particolari, sia nell’impasto con diversi tipi di cereali che nei condimenti come le Acciughe di Cetara, la mozzarella di bufala di Caserta o la Nduja di Spilinga; il tutto accompagnato da birre artigianali. Oltre la bontà della pizza, il successo per me sta anche nell’ambiente contemporaneo con pareti bianche a calce e soffitti a volta in mattoni, tavolini in legno grezzo e sedie che mi ricordano quelle dei banchi di scuola.
Poco più avanti, all’altezza di Piazza del Cestello, segnalo il Bistrot 3 Tavoli: tradizionale cucina toscana tutta rigorosamente homemade. Non ho avuto modo di apprezzarlo a dovere, ma l’atmosfera è intima e casalinga, il menù succulento e la cortesia delle persone invoglia ad entrare.
In Piazza Del Carmine c’è il Ristorante Da Pescatore: non l’ho ancora provato, ma le recensioni per questo ristorante di pesce sono eccellenti. Ambiente raffinato, una delle piazze più belle di Firenze e cucina d’autore.
In Via De’ Serragli promuovo il Ristorante Cuculia, di cui ho già parlato qui. Una cucina in buona parte vegetariana, creativa e artistica, in un ambiente che combina libri e cibo; provato a cena, ma è ben recensito anche per il brunch.
Il Santo Bevitore è una istituzione in Borgo Santo Spirito: cucina tipica toscana, ottima carta dei vini, magari un po’ sopra la media il conto. L’ambiente è quanto ti aspetti in centro a Firenze: luci soffuse, tavoli in legno e soffitti a volta. Per me l’unica pecca è che è divenuto molto turistico.
Trovo la Trattoria Sant’Agostino più godibile. In Via Sant’Agostino, affonda le sue radici nel 1958 ed è rimasta una trattoria dove gustare i piatti tipici della cucina toscana, con un occhio di riguardo alla stagionalità e qualità dei prodotti: ottimo peposo del Brunelleschi, pappa al pomodoro servita nel coccio di terracotta e carciofi fritti gustosi… giusto per dare l’idea! Buona lista dei vini, ambiente intimo e senza troppa confusione e servizio sollecito.
Piazza della Passera: qui c’è solo l’imbarazzo della scelta. La Trattoria dei 4 Leoni è famosa ed è diventata quasi un’attrazione per turisti. Fedele alle specialità toscana, offre enormi bistecche alla Fiorentina, coccoli e stracchino, peposo e salumi di qualità. Nel tempo forse il conto è diventato un po’ eccessivo e l’accoglienza un po’ più commerciale, ma l’ambiente è sempre molto accogliente e d’estate, mangiare in piazza, ti porta indietro nel tempo, a romanzi come Le Ragazze di San Frediano. All’angolo opposto il Ristorante 5 e Cinque, di cui ho già parlato qui, è un più giovane esperimento culinario, meno tipico, più orientato alle proposte sfiziose e vegeteriane. Da provare anche Il Magazzino.
Infine, per bere qualcosa o trascorrere un’ora piacevole, ci sono tante proposte. Ecco tre idee che ho provato.
In Piazza Piattellina, angolo con Via del Leone, resta la granitica certezza della cioccolata calda di Hemingway: che siate un gruppo di amici o una coppia, il piccolo locale sempre affollato è un’oasi di pace e una coccola perfetta in una fredda giornata invernale.
Per un aperitivo, un dopocena in musica o un tranquillo caffè pomeridiano, fermatevi a La Cité Libreria Cafè: un ambiente giovane e metropolitano che unisce libri particolari prediligendo l’editoria indipendente, cocktails originali ed eventi musicali live. Entri e capisci subito che lo spazio è pensato per la contaminazione culturale, per le idee “altre”, per una concezione dello spazio e del relax easy. L’arredo vintage mescola generi diversi, le ragazze che trovammo dietro il banco sembrano amiche che ti accolgono a casa loro e tutto lo spazio è dotato di Wi-Fi. Non è inusuale trovare giovani che lavorano a pc seduti su una delle poltrone, tutte rigorosamente scompagnate, sorseggiando un cappuccino o un drink. Voto: 10!
Ultima, ma non ultima, la sala da tè de La Via del Tè in Borgo Santo Spirito, piuttosto vicino a Ponte Santa Trinita. Ho già raccontato la mia esperienza qui, ma ci torno spesso soprattutto nelle fredde giornate invernali. Dopo una bella passeggiata, quelle salette calde e accoglienti e quei tè eccezionali, serviti con scones, clotted cream e marmellata di fragole, sono un’esperienza sublime.
Ecco, queste sono solo alcune idee… L’Oltrarno è una delle zone più vivaci e coinvolgenti di Firenze.
Enjoy!
2 Comments
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