Ciao cari, è fine luglio e siamo appena tornati da una settimana in Andalusia. Non è la mia prima volta, bensì la terza e, dopo il pullman e l’auto, ho voluto sperimentare una modalità di viaggio diversa: nessuna auto, nessun transfer, nessun taxi… solo treni, bus e tanto camminare. E, spoiler!, si può fare benissimo, senza stress godendosi il panorama.
Ecco l’itinerario, fattibile in una settimana:
Aeroporto e stazioni sono tutti facilmente raggiungibili e il numero di giorni è sufficiente per visitare bene le tre città.
Cosa siamo riusciti a visitare (considerate che la nostra media era di 15 km a piedi al giorno!):
Consiglio: comprate online tutti i biglietti delle attrazioni che vorrete sicuramente visitare. In alcuni casi come la Alhambra è per evitare che gli ingressi terminino, in altri è utile per non fare code ed entrare subito. L’unico biglietto che non avevamo comprato in anticipo è quello del Palazzo de Viana a Cordoba, ma ero certa fosse una attrazione più di nicchia…
Come vi dicevo ho voluto evitare il noleggio auto, taxi, NCC e similari, sia per abbattere i costi, sia per goderci il viaggio senza lo stress delle ZTL, dei parcheggi e del traffico. Anche in questo caso, comprate con anticipo i biglietti dai siti ufficiali spagnoli per poter scegliere gli orari più adatti e le tariffe più convenienti. Noi abbiamo utilizzato il treno alta velocità della compagnia privata Iryo (una specie di Italo spagnolo) da Siviglia a Cordoba, AVE della Renfe da Cordoba a Granada e infine il bus gran turismo della Alsa per rientrare a Siviglia da Granada (non c’erano collegamenti ferroviari nei nostri orari, ma esperienza super positiva).
È vero che si tratta di città più piccole delle nostre Roma, Milano, ecc, ma le stazioni sono molto efficienti e organizzate, ci sono i controlli ai raggi X per i bagagli e il metal detector per le persone prima di accedere all’area dei binari (forse a causa degli attentati del 2004), i biglietti vengono veramente controllati per transitare e le carrozze sono nuove e soprattutto pulite. Pensate che uno dei soci di Iryo è proprio Trenitalia… evidentemente la qualità la riservano per l’estero! Ovviamente, orientarsi è molto semplice: fate come in Italia, seguite i tabelloni con tutte le info di orari, destinazioni, binario, ecc. Se siete in difficoltà, ai punti informazioni sono gentili e veloci.
Quella che mi ha stupito di più è la stazione degli autobus di Alsa a Granada: chissà, nella mia testa mi ero immaginata una sorta di landa desolata e sperduta con poche informazioni, invece è una grande stazione con tutti i servizi e qualche shop, bus puliti e dotati pure di un wi-fi che funziona (con buona pace della nostra Trenitalia!).
Vi lascio il link ai siti per scegliere e prenotare:
L’aeroporto di Siviglia è ottimamente collegato con l’autobus chiamato Especial Aeropuerto (sigla EA); in base a dove dovrete arrivare considerate dai 20 ai 45 minuti. I biglietti si comprano alle macchinette o sul bus: 4 euro a persona, partenze frequenti, piuttosto pulito e comodo.
Il nostro hotel della prima notte era vicino alla stazione dei treni di Santa Justa (Ibis Style Santa Justa) e quindi lo abbiamo raggiunto a piedi dalla fermata dell’EA Santa Justa.
La stazione dei treni di Cordoba è abbastanza vicina al centro e noi avevamo il Soho Boutique Hotel Cordoba, a 15 minuti dalla stazione e 20/25 dal centro storico. Tutto il centro ovviamente si gira a piedi.
A Granada la stazione dei treni è più decentrata, ma comunque con 25 minuti siamo arrivati all’hotel Room Mate Leo, in pieno centro. Per ripartire, la stazione degli autobus è in zona periferica, ma con diversi bus urbani (biglietto 1,40 euro) si raggiunge comodamente. L’unico altro autobus che vi consiglio di prendere è quello per salire all’ingresso dell’Alhambra: risparmierete tempo e fatica da riservare alla visita mozzafiato.
Siviglia è una città più grande, ma anche in questo caso l’Hotel Cetina Sevilla lo abbiamo raggiunto grazie alle nostre gambette da Plaza de Armas e poi non abbiamo più preso alcun mezzo fino al momento di salire sul bus Especial Aeropuerto che passa anche lungo il Guadalquivir (tipo 15 minuti dall’hotel).
In tutto questo vagabondare, senza fretta ma organizzato, ci siamo potuti godere la vita cittadina che scorre, i grandi uliveti fra Granada e Siviglia, la sicurezza delle stazioni, i colori del cielo d’estate.
Il clima di luglio? Meglio che nella nostra Toscana. Caldo? Tanto, anche 40 gradi, ma talmente privo di umidità che quasi non sudavamo e soprattutto si poteva passeggiare anche alle quattro del pomeriggio senza avere le visioni! La sera a Siviglia lungo il Guadalquivir c’era una brezzolina frizzante che ricordava le nostre montagne di sera e all’ombra in Plaza de España c’era quasi fresco.
Il cibo? Buono e vario. Si mangia bene anche con poco (per intendersi 20/25 euro in due a pranzo e 55/60 euro a cena trattandosi bene). I tapas bar sono ovunque, ma si trovano anche ristoranti tradizionali. Carne e pesce la fanno da padroni in egual misura e la paella non è il solo piatto che vale la pena provare. Gli amanti del fritto impazziranno per le tapas fritte, dai gamberi alle crocchette, e i carnivori come me gusteranno carne saporita e tenera. Il vero re per me resta il jamón ibérico: costa un botto, ma si scioglie in bocca.
Appena ho rimesso in ordine appunti, foto e video, vi racconto di più delle tre città, nel frattempo sappiate che ci tornerei anche domani per la N millesima volta! I nostri fratellini spagnoli sono veramente la parte buona di noi: vivaci, gentili, reattivi e motivati. Ci vivrei? Per un periodo sicuramente, chissà se anche per sempre…